venerdì 18 settembre 2020

RACCOMANDAZIONI WCRF 2007: STILE DI VITA PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI

 Il cibo, la nutrizione, l’attività fisica e la prevenzione del cancro: una prospettiva globale.


Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), la cui missione è di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione della conoscenza sulle loro cause, ha concluso un’opera ciclopica di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori. 

Vi hanno contribuito oltre 100 ricercatori, epidemiologi e biologi, di una ventina di centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo. Il volume, disponibile su www.dietandcancerreport.org, è molto prudente nelle conclusioni, che riassumono in 10 raccomandazioni solo i risultati più solidi della ricerca scientifica. 

Di tutti i fattori che si sono dimostrati associati ad un maggior rischio di cancro, quello più solidamente dimostrato è il sovrappeso: le persone grasse si ammalano di più di tumori della mammella, dell’endometrio, del rene, dell’esofago, dell’intestino, del pancreas, e della cistifellea.

Di qui la prima raccomandazione di mantenersi snelli per tutta la vita e di evitare i cibi ad alta densità calorica, cioè i cibi ricchi di grassi e di zuccheri, che più di ogni altro favoriscono l’obesità: in primo luogo quelli proposti nei fast food e le bevande zuccherate. 

La vita sedentaria è un’altra causa importante di obesità, ma è una causa di cancro anche indipendentemente dall’obesità: gli studi epidemiologici hanno evidenziato che le persone sedentarie si ammalano di più di cancro dell’intestino, della mammella, dell’endometrio, e forse anche del pancreas e del polmone. 

Altri fattori che un gran numero di studi coerentemente indicano come cause importanti di cancro includono: il consumo di bevande alcoliche, associato ai tumori del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’intestino, del fegato e della mammella; il consumo di carni rosse, soprattutto di carni conservate, associato soprattutto al cancro dell’intestino, ma probabilmente anche ai tumori dello stomaco, e sospettato per i tumori dell’esofago, del pancreas, del polmone e della prostata; il consumo elevato di sale e di cibi conservati sotto sale, associati al cancro dello stomaco; il consumo elevato di calcio, probabilmente associato al cancro della prostata; il consumo di cereali e legumi contaminati da muffe cancerogene, responsabili del cancro del fegato; la contaminazione con arsenico dell’acqua da bere, responsabile di tumori del polmone e della pelle; il consumo di supplementi contenenti betacarotene ad alte dosi, che fanno aumentare l’incidenza di cancro del polmone nei fumatori. 

Sul latte e i latticini e, in generale, sui grassi animali gli studi sono molto contrastanti e non conclusivi: il consumo di latte sembrerebbe ridurre i tumori dell’intestino, che sarebbero però aumentati dal consumo di formaggi, e un consumo elevato di grassi aumenterebbe sia i tumori del polmone che i tumori della mammella; si tratta di aumenti di rischio modesti ma, data l’elevata frequenza di questi tumori, tutt’altro che trascurabili. 

Un ulteriore fattore importante considerato nel volume è l’allattamento, che riduce il rischio di cancro della mammella, e forse dell’ovaio, per la donna che allatta, e riduce il rischio di obesità in età adulta per il bambino che viene allattato. 

Ma veniamo alle raccomandazioni:

1) Mantenersi snelli per tutta la vita. Per conoscere se il proprio peso è in un intervallo accettabile è utile calcolare l’Indice di massa corporea (BMI = peso in Kg diviso per l’altezza in metri elevata al quadrato: ad esempio una persona che pesa 70 kg ed è alta 1,74 ha un BMI = 70 / (1,74 x 1,74) = 23,1.), che dovrebbe rimanere verso il basso dell’intervallo considerato normale (fra 18,5 e 24,9 secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità). 

2) Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni. In pratica è sufficiente un impegno fisico pari a una camminata veloce per almeno mezz’ora al giorno; man mano che ci si sentirà più in forma, però, sarà utile prolungare l’esercizio fisico fino ad un’ora o praticare uno sport o un lavoro più impegnativo. L’uso dell’auto per gli spostamenti e il tempo passato a guardare la televisione sono i principali fattori che favoriscono la sedentarietà nelle popolazioni urbane. 

3) Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate. Sono generalmente ad alta densità calorica i cibi industrialmente raffinati, precotti e preconfezionati, che contengono elevate quantità di zucchero e grassi, quali i cibi comunemente serviti nei fast food. Si noti la differenza fra “limitare” ed “evitare”. Se occasionalmente si può mangiare un cibo molto grasso o zuccherato, ma mai quotidianamente, l’uso di bevande gassate e zuccherate è invece da evitare, anche perché forniscono abbondanti calorie senza aumentare il senso di sazietà.

4) Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g); si noti fra le verdure non devono essere contate le patate.

5) Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Le carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello. Non sono raccomandate, ma per chi è abituato a mangiarne si raccomanda di non superare i 500 grammi alla settimana. Si noti la differenza fra il termine di “limitare” (per le carni rosse) e di “evitare” (per le carni conservate, comprendenti ogni forma di carni in scatola, salumi, prosciutti, wurstel), per le quali non si può dire che vi sia un limite al di sotto del quale probabilmente non vi sia rischio. 

6) Limitare il consumo di bevande alcoliche. Non sono raccomandate, ma per chi ne consuma si raccomanda di limitarsi ad una quantità pari ad un bicchiere di vino (da 120 ml) al giorno per le donne e due per gli uomini, solamente durante i pasti. La quantità di alcol contenuta in un bicchiere di vino è circa pari a quella contenuta in una lattina di birra e in un bicchierino di un distillato o di un liquore.

7) Limitare il consumo di sale (non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale. Evitare cibi contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi). Assicurarsi quindi del buon stato di conservazione dei cereali e dei legumi che si acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi. 

8) Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo. Di qui l’importanza della varietà. L’assunzione di supplementi alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è invece sconsigliata. 

9) Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi.

10) Nei limiti dei pochi studi disponibili sulla prevenzione delle recidive, le 

raccomandazioni per la prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi si è 

già ammalato. 


COMUNQUE NON FARE USO DI TABACCO


LA TOSSE LA PAROLA ALLA NATUROPATIA (SIMO Scuola Italiana di Medicina Olistica)

Dottor Catia Trevisani (Ambrosia n° 12)


Oltre ad essere uno dei sintomi più frequenti a carico del sistema respiratorio e ad accompagnarsi, in alcuni casi, a malattie del cuore, la tosse è fondamentalmente un meccanismo di difesa che il nostro organismo utilizza per ripulire l'albero tracheobronchiale dalle secrezioni e dai corpi estranei. 

Inizia con una profonda inspirazione, seguita, in fase espiratoria, dalla chiusura della glottide, dal rilassamento del diaframma e dalla contrazione dei muscoli respiratori contro la glottide chiusa. All'interno del torace e nelle vie aeree si produce così la massima pressione positiva possibile, che arriva a determinare un restringimento della trachea.

Quando poi la glottide si riapre, l'elevata differenza di pressione tra le vie aeree e l'atmosfera, sommata al restringimento della trachea, provoca un forte flusso d'aria in uscita che è in grado di liberare le vie respiratorie e di "buttar fuori", eliminandoli, muco e corpi estranei.

Gli stimoli che possono provocare la tosse possono essere meccanici: corpi estranei, polveri irritanti, compressione delle vie aeree dall'esterno o dall'interno (tumori, ecc); chimici: gas irritanti, compreso il fumo di sigaretta, fumi chimici, ecc.; termici, come l'inalazione di aria molto fredda o molto calda; infiammatori, come nel caso di un'infiammazione della mucosa respiratoria a cui può aggiungersi l'irritazione dovuta a secrezioni.Anche la secrezione di muco è un meccanismo di difesa, in quanto consente di intrappolare particelle, polveri, germi, per poi eliminarli grazie al movimento continuo delle ciglia della mucosa respiratoria verso l'esterno. 

Quando le secrezioni sono troppo dense o eccessive, al contrario, la respirazione può essere difficoltosa.La tosse può ripulire le vie respiratorie alte, come nelle laringiti e tracheiti, oppure può essere più profonda per drenare i bronchi e i bronchioli, come nelle bronchiti e bronchioliti, fino ad arrivare a ripulire gli alveoli, come nelle polmoniti e negli ascessi polmonari.La tosse può essere irritativa, secca, senza produzione di muco, oppure produttiva, con l'eliminazione di secrezioni. 

Queste, cui si dà il nome di escreato, possono essere scarse o abbondanti, fluide o dense, talora appiccicose, bianche o giallastre o verdastre, talora putride, inodori o maleodoranti, e possono contenere o meno tracce di sangue.In alcuni casi, il ristagno del muco può non solo disturbare la respirazione (riduzione della ventilazione), ma anche provocare una sovrinfenzione batterica, per cui si ha febbre alta con catarro giallo putrido e maleodorante. In una patologia particolare, detta bronchiettasia, per la quale vi è una predisposizione genetica, si riscontra una marcata debolezza costituzionale dell'albero bronchiale tale che, lungo il suo decorso, si formano piccole sacche ripiene di catarro e pus, con danni e lesioni organiche per le continue infezioni che caratterizzano questa problematica di tipo cronico.La bronchite cronica del fumatore è dovuta allo stimolo irritativo continuo che il fumo produce sull'albero respiratorio. Inoltre, poiché le particelle di catrame si depositano in profondità negli alveoli polmonari, impegnando continuamente il sistema immunitario in un'eliminazione che non ha mai fine, nel tempo, i polmoni e l'intero albero bronchiale si indeboliscono.

Ci si può ammalare di tosse, dunque, per varie ragioni. Spesso sono chiamati in causa gli sbalzi di temperatura e, se la causa è esterna, per esempio il clima freddo quando non ci si è coperti sufficientemente, si guarisce rapidamente.Vi sono invece alcuni soggetti che, più predisposti alle malattie da raffreddamento e alla tosse in particolare, ne soffrono più di frequente e guariscono più lentamente di altri.Si tratta dei cosiddetti tipi polmonari o tubercolinici, individui costituzionalmente più deboli a livello di sistema respiratorio e caratterizzati psicologicamente da una forte sensibilità. Idealisti, soffrono particolarmente per le ingiustizie, inoltre si entusiasmano e si "innamorano" facilmente idealizzando persone e situazioni. Fisicamente sono piuttosto esili e poco coloriti, amano particolarmente le passeggiate nei boschi, che li rigenerano e li ossigenano, il contatto con gli alberi, il colore verde e l'azzurro del cielo, che li fortificano e riequilibrano il loro eccesso di sensibilità. Sono inclini alla riflessione e all'introspezione.

La loro eccessiva sensibilità, il loro grande bisogno del bello e del giusto spesso li può portare alla  tristezza e al rifiuto sul piano sociale e umano.Il rifiuto è infatti il tema della tosse, insieme con l'irritazione e la rabbia che l'accompagnano. Talora vi è anche un senso di costrizione o di oppressione al petto, un senso di chiusura che può arrivare al sibilo dell'asmatico in cui lo spasmo dei bronchi intrappola l'aria producendo una dispnea insopportabile, mentre i colpi di tosse sono un tentativo di liberazione e di apertura.In quel caso, questo sintomo fastidioso e "rumoroso" rende manifesto al soggetto e al mondo il suo disagio profondo ed è una forma liberatoria di una pressione interna eccessiva che si è accumulata nel petto.

Nella tosse di gola, invece, quella da "pizzicorino" superficiale, la problematica s'incentra principalmente su un rifiuto e la sofferenza sta nella mancata comunicazione e verbalizzazione del disagio: il blocco nella manifestazione produce un'irritazione alla gola e una pressione che la tosse tende a liberare.Quando invece sono impegnati i polmoni e le parti profonde dei bronchi, laddove avvengono gli scambi d'aria, si tratta di una problematica legata allo scambio, al dare e al ricevere sul piano affettivo.

L'asmatico trattiene l'aria, non la lascia uscire, vorrebbe tener legati a sé gli affetti. In
particolare, la relazione con la figura materna è conflittuale, vi è una dipendenza, un bisogno
di trattenerla (broncospasmo) e, d'altra parte, un bisogno di autonomia, un rifiuto, un desiderio di
eliminarla, di allontanarla (tosse). In questa conflittualità si consuma la crisi dell'asmatico che pone
in atto, sulla scena del suo quotidiano, il proprio conflitto esistenziale di "dipendenza−autonomia".I
suggerimenti alimentari efficaci per chi soffre di tosse possono essere molteplici. Innanzitutto, occorre un'alimentazione sana che migliori le difese immunitarie e fortifichi il soggetto a livello di sistema respiratorio. Inoltre, è bene evitare gli alimenti che intensificano la produzione di muco e catarri, in particolare latte vaccino e derivati (formaggi e yogurt), oltre alle farine bianche, raffinate.In medicina tradizionale cinese il sistema respiratorio, e quindi i polmoni, sono accoppiati al colon, pertanto in tutti i casi in cui insorgono problematiche alle vie respiratorie è consigliabile prendersi cura anche del grosso intestino. Inoltre, l'energia vibratoria corrispondente a tali sistemi è il colore bianco (il colore del latte e delle farine raffinate).

Il latte, a livello archetipale, simboleggia la madre, il bisogno di succhiare dal seno materno, il bisogno di sicurezza affettiva e protezione. Il latte, si sa, è il cibo dei piccoli, e gli animali, in natura, dopo lo svezzamento non introducono mai più tale alimento; l'essere umano adulto, invece, spesso non sa farne a meno: una manifestazione che, a livello simbolico, rimanda a una problematica di dipendenza affettiva. Evitare il consumo di latte non solo riduce fortemente la formazione di muco e catarri, ma, come cambiamento di un'abitudine alimentare, influisce anche sulla psiche e, in particolare, sulle dipendenze affettive. Infatti noi ci nutriamo, oltre che dei nutrienti presenti nei cibi, anche degli aspetti simbolici che questi rappresentano.Le farine bianche possono essere sostituite in modo eccellente da cereali integrali e, in parte, da farine integrali, meglio se fresche o comunque macinate da poco tempo.

Tra i cereali sono particolarmente benefici il riso, il farro, il miglio. Tra gli alimenti di colore
bianco, che possono essere consigliabili, si ricordano in particolare le rape e il sedano rapa. Il consumo di buone quantità di verdure crude e cotte, legumi, semi oleosi, frutta fresca e secca, e una piccola quantità di pesce per chi non è vegetariano, assicurano una dieta bilanciata che mantiene l'organismo in ottima forma e previene l'accumulo di tossine di cui i catarri, in chi è predisposto, sono forme di eliminazione. Il succo di ribes nero spremuto a freddo, oltre a contenere vitamina C, aiuta a  fluidificare il muco; un valido aiuto possono essere anche tisane calde dolcificate con miele. Inoltre, nei soggetti predisposti alla tosse, è bene tenere sotto controllo il fegato. In medicina tradizionale cinese, il fegato è collegato alla rabbia, all'intolleranza, al rifiuto. Di nuovo ci troviamo ad escludere i latticini che appesantiscono questo organo, i cibi eccessivamente acidi come le carni e le solanacee − in particolare pomodori, peperoni e melanzane −, fritti e uova. Invece, sono consigliabili verdure verdi cotte e crude, il tarassaco e, nella stagione fredda, frequenti zuppe di miso, meglio se preparate con porri, carote, alga kombu, un pezzettino di prugna umeboshi e zenzero.

Il miso, che è soia fermentata in forma cremosa, è salato ed è un ottimo condimento, che sostituisce il dado: si aggiunge a fine cottura e non si fa bollire, in quanto contiene fermenti che altrimenti si distruggerebbero e che, ricostituendo la flora intestinale, rafforzano il colon e le difese immunitarie.

Il sapore piccante "covibra" con polmoni e colon, pertanto in piccole quantità li rinforza, in grandi quantità li indebolisce. Si consiglia pertanto il consumo di piccole quantità di peperoncino e, ancora meglio e abbastanza spesso, di zenzero (ginger) in succo fresco o, se non lo si trova, in polvere; può essere aggiunto alle zuppe e alle verdure o utilizzato per la preparazione di tisane.Infine, una piccola quantità di prugna umeboshi, prodotto macrobiotico come il miso, può essere efficace come alcalinizzante. Per i soggetti polmonari, che tendono ad avere un metabolismo eccessivamente acido, umeboshi e miso sono altamente riequilibranti. Si tratta di una prugna fermentata salata che si può aggiungere all'acqua di cottura dei cereali, nelle minestre e nelle zuppe; un piccolo pezzetto nell'olio di una frittura, che saltuariamente ci si può concedere, ne bilancia l'effetto di acidificazione, inoltre migliora la digestione ed elimina i disturbi da eccessi di acidi gastrici.Un ultimo consiglio viene dall'Igienistica: in tutti i casi di patologie alle vie respiratorie è consigliabile un enteroclisma con due litri di acqua tiepida, perché, purificando il colon, migliora immediatamente anche i disturbi respiratori.
Come abbiamo visto, dato che corpo e psiche sono un tutt'uno, uno stile di vita corretto (evitare il fumo, passeggiare nel verde, prendersi degli spazi per rigenerarsi, curare l'igiene del colon) e una sana alimentazione possono influenzare positivamente entrambi e rafforzare organi e sistemi costituzionalmente deboli, in modo che le manifestazioni patologiche non siano più necessarie per rendere manifesto un disagio o siano presenti solo in forma lieve e facilmente superabile.


FITOCOMPLEMENTI IN NATUROPATIA
Poiché la tosse è un processo difensivo, non va bloccata, mentre è utile fluidificare il catarro e rinforzare le difese immunitarie. Una volta escluse patologie importanti, quali tumori, polmoniti, problematiche cardiocircolatorie, soprattutto a chi è soggetto a frequenti forme recidivanti alle vie respiratorie, è utile proporre dei rimedi di terreno per un riequilibrio generale e costituzionale.
Oligoelementi e piante medicinali possono essere un ottimo supporto in un approccio olistico ai
disturbi delle vie respiratorie, tosse compresa.

Manganese−Rame (Mn−Cu). E' l'oligoelemento diatesico per i soggetti ipostenici, caratterizzati da
facile affaticabilità e predisposizione alle malattie infettive prevalentemente dell'apparato respiratorio.

Rame−Oro−Argento (Cu−Au−Ag). Si utilizza maggiormente negli anziani o, comunque, in soggetti
anergici, caratterizzati da una mancanza importante di autodifese sia fisiche che psicologiche. E' utile anche per rinforzare un soggetto di qualsiasi età dopo un lungo periodo di cura a base di antibiotici. 

Rame (Cu). E' l'oligoelemento che si utilizza più frequentemente negli stati infiammatori, infettivi e virali. Stimola il sistema reticoloendoteliale.

Zolfo (S). E' il rimedio catalitico delle turbe epato−biliari ed è un desensibilizzante. Ha un importante effetto terapeutico nelle affezioni respiratorie, è un ottimo disintossicante.Tra le piante medicinali sono da preferirsi, per i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani, i gemmoderivati, più maneggevoli rispetto ad altri tipi di preparazioni.

Carpino MG. La sua azione si svolge a livello di trachea e bronchi, ha un effetto antispasmo e sedativo della tosse.

Ribes nero MG. Ha un effetto cortison−like, attraverso un considerevole stimolo surrenalico ha un'azione aspecifica antinfiammatoria.Rosa canina MG. Si utilizza soprattutto nelle flogosi recidivanti delle vie respiratorie

Caprifoglio MG. Aiuta a ripristinare la funzionalità dei tessuti in cui persiste uno stato infiammatorio
cronicizzato, soprattutto originato da patologie infettive; ha un effetto benefico particolare sul fegato.

Nocciolo MG. E' utilissimo nelle patologie croniche in quanto inibisce la tendenza alla sclerosi del parenchima polmonare del quale normalizza funzionalità ed elasticità. Inoltre ha un'azione di drenaggio del polmone in quanto emuntore, oltre a un effetto positivo sulla funzionalità epatica.

Viburno MG. Ha un'importante azione broncodilatatrice e, anche attraverso un'azione sedativa sul sistema neurovegetativo polmonare, stimola e normalizza la funzione respiratoria. E' un rimedio importante nei soggetti asmatici.

Faggio MG. Ha un'azione immunostimolante e antisettica delle vie aeree e può essere utile nelle
infezioni recidivanti.

Piantaggine TM. Ha un effetto antinfiammatorio e batteriostatico nelle affezioni dell'apparato respiratorio.

Enula TM. Ha un effetto espettorante, mucolitico e sedativo della tosse.

Marrubio TM. Si utilizza come mucolitico, spasmolitico ed espettorante nelle bronchiti acute e croniche. Per la tosse sono inoltre particolarmente efficaci gli oli essenziali e le essenze floreali, vedi
"Consigli dal mondo delle essenze".

Bibliografia
Rossi, M. − Tinture Madri in fitoterapia − Studio Edizioni, 1992
Piterà, F. − Compendio di Gemmoterapia clinica − De Ferrari 1994

Allattamento al seno oltre il primo anno di vita e benefici

 Allattamento al seno oltre il primo anno di vita e benefici 

per lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del bambino 

Tavolo Tecnico Operativo Interministeriale sulla Promozione dell’Allattamento al Seno

Anno 2013


Un’ingiusta cattiva fama 

Con una certa frequenza la stampa sostiene l’ipotesi che un allattamento di lunga durata implichi una mancanza di autonomia infantile. Alcuni professionisti sanitari, attribuendo all'allattamento al seno di lunga durata infondate connotazioni negative sullo sviluppo affettivo e sociale del bambino, di fatto incoraggiano l’interruzione dell’allattamento materno, senza considerare pianamente la perdita di un beneficio di salute materno-infantile. 

Inoltre alcuni addetti alle cure quotidiane dei bambini presso gli asili nido ne condizionano l’accesso con l’interruzione dell’allattamento al seno.

Una colpevolizzazione, senza fondamento, della donna che a allatta

Continuamente vengono segnalate situazioni in cui la scelta della donna di allattare al seno nel secondo anno di vita ed oltre è oggetto di colpevolizzazione se non addirittura di strumentalizzazione giudiziaria come accaduto per controversie in cause di divorzio.

Contrariamente a quanto sostiene la ricerca scientifica e contrariamente alle più aggiornate health policy, vengono purtroppo ancora creati allarmismi su presunte e non provate conseguenze negative dell’allattamento di lunga durata.

Qual è la posizione del Ministero della Salute, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Società scientifiche pediatriche?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Ministero della Salute e le società scientifiche pediatriche raccomandano l’allattamento al seno, norma naturale di nutrizione ed interazione fra madre e bambino all'interno della famiglia, con modalità esclusiva per 6 mesi ed in seguito, una volta introdotti nella dieta del bambino gli alimenti diversi dal latte materno, nel secondo anno di vita ed oltre.

La base scientifica per questa raccomandazione, che tutela la salute della maggioranza della popolazione, si basa su un rapporto dose dipendente fra durata dell’allattamento al seno (anche non esclusivo) da un lato e salute materna e infantile dall'altro. Esempi di questo rapporto dose-effetto, cioè di una maggior salute per chi allatta più a lungo sono per la madre la riduzione del rischio di cancro al seno e per il bambino un contributo alla prevenzione dell’obesità.

Qual è la posizione del Tavolo tecnico?

E’ di deciso sostegno all'allattamento di lunga durata e si traduce nei messaggi di seguito riportati.

Messaggio per la società civile. 
Si invita a riconoscere il valore di una scelta naturale, informata e serena della donna che allatta a lungo termine. E’ una scelta privata, ma che allo stesso tempo ha un preciso valore sociale.

Messaggio per professionisti della salute ed i caregiver degli Asili Nido.
Si raccomanda di tutelare la buona reputazione dell’allattamento al seno, superando i pregiudizi sull'allattamento di lunga durata, per sostenere piuttosto le famiglie in questa loro scelta di salute.

Messaggio per le donne che allattano al seno e per le famiglie.
Si desidera sottolineare in maniera chiara che l’allattamento al seno di lunga durata non interferisce negativamente sulla progressione dell’autonomia del bambino e sul benessere psicologico e/o psichiatrico della madre. Eventuali documentati disagi psicologici o vere patologie psichiatriche del bambino e/o della madre non hanno con l’allattamento al seno un rapporto di causa-effetto, ma sono eventualmente e semplicemente da intendersi come contemporanei ad un allattamento al seno, che si prolunga.

Risulta al contrario ben provato che l’allattamento al seno contribuisce al benessere cognitivo, emotivo, familiare e sociale del bambino, aggiungendosi al peso determinante dei fattori genetici, delle competenze allevanti familiari e dei fattori socio-economici.


Selezione bibliografica relativa gli anni 2012-2013

Allattamento & rendimento scolastico

 Matern Child Nutr. 2012 Mar 29. doi: 10.1111/j.1740-8709.2012.00402.x. [Epub ahead of print] Breastfeeding and educational achievement at age 5. Heikkilä K, Kelly Y, Renfrew MJ, Sacker A, Quigley MA.

Allattamento al seno e sviluppo cognitivo 

 BMJ Open. 2013 Aug 23;3(8):e003259. doi: 10.1136/bmjopen-2013-003259. Breast milk and cognitive development--the role of confounders: a systematic review. Walfisch A, Sermer C, Cressman A, Koren G.

 JAMA Pediatr. 2013 Jul 29. doi: 10.1001/jamapediatrics.2013.455. [Epub ahead of print] Infant Feeding and Childhood Cognition at Ages 3 and 7 Years: Effects of Breastfeeding Duration and Exclusivity. Belfort MB, RifasShiman SL, Kleinman KP, Guthrie LB, Bellinger DC, Taveras EM, Gillman MW, Oken E.

 Neuroimage. 2013 Nov 15;82:77-86. doi: 10.1016/j.neuroimage.2013.05.090. Epub 2013 May 28. Breastfeeding and early white matter development: A cross-sectional study. Deoni SC, Dean DC 3rd, Piryatinsky I, O'Muircheartaigh J, Waskiewicz N, Lehman K, Han M, Dirks H.

Allattamento e mobilità sociale

 Arch Dis Child. 2013 Sep;98(9):666-71. doi: 10.1136/archdischild-2012-303199. Epub 2013 Jun 24. Breast feeding and intergenerational social mobility: what are the mechanisms? Sacker A, Kelly Y, Iacovou M, Cable N, Bartley M.

Il comportamento neonatale normale e perché latte materno non è solo cibo

Come si dovrebbe comportare un normale bebè umano nato a termine?

Innanzitutto, un bebè umano viene al mondo attraverso la vagina. Sì, lo so, non sempre succede così, ma assumiamo per il momento un parto normale, ideale. Dovremmo venire al mondo attraverso la vagina perché abbiamo bisogno di batteri buoni. Al parto i neonati umani sono sterili, senza batteri. Non è una coincidenza che il parto avviene vicino all’ano, un posto dove ci sono tanti batteri, la maggior parte buoni e necessari per una buona salute intestinale e lo sviluppo del sistema immunitario. E poi i batteri che sono lì sono batteri di Mamma, batteri per i quali essa può fornire anticorpi nel caso fossero cattivi.

 

Poi il bimbo è nato e dovrebbe andare dalla Mamma. Direttamente sul suo petto. Il petto, tra i due seni, è il habitat naturale del neonato. (Notate bene: il nostro output cardiaco, cioè quanto sangue facciamo circolare in un minuto, va distribuito nelle aree importanti. Ogni minuto, tanto sangue va ai reni, tipo un 10%, mentre all’incirca il 20% va al cervello. In una neomamma, 23% del sangue va al petto – più di quanto non circola verso il cervello. Il corpo pensa che questo posto sia importante!)

Il petto dà calore. Il neonato usa il corpo di mamma per la regolazione della sua temperatura da millenni. Perché non dovrebbero farlo? Con tutto il sangue circolando lì, fa bello calduccio. Il bebè allora usa la mamma per riscaldarsi. (Quando stavo facendo il tirocinato, mettevamo un neonato che sembrava aver freddo “sotto la stufa” il ché significava sotto una specie di lampada termica accanto al letto della mamma. Non mi piacerebbe tanto. Mi piacciono i bimbi sulla mamma, ben coccolati.)

 

A questo punto ci troviamo un bebè nuovo-zecca sulla “stufa” della mamma. Il bimbo non ha fame. Partorire un bambino affamato sarebbe un grosso errore. E sinceramente, se veramente dovesse essere affamato, mi spiegate perché nelle ultime settimane della gravidanza mi stava succhiando l’anima viva? Speriamo bene che si sia nutrito bene in quel periodo, altrimenti a cosa sarebbero serviti quei fastidi per Mamma, se inutili.

Ogni specie ha comportamenti istintivi che fanno sì che i piccoli diventino grandi e continuino la specie. I nostri bimbi vengono al mondo e hanno bisogno di protezione. Protezione da malattie e da predatori. Sì, predatori! I nostri bambini non sanno che ora fanno parte di una famiglia amorevole del ventunesimo secolo - per quanto sanno loro, siamo nel 200 dopo Cristo e si trovano in una tana circondata dalle tigri. Il nostro comportamento istintivo da neonato umano ci aiuta di rimanere illesi. I neonati sono protetti da malattie e tigri stando sul petto di Mamma. Presumibilmente, abbiamo dato anche una buona dose di batteri buoni al bebè quando è arrivato attraverso il canale vaginale. Questo è il primo passo verso la protezione da malattie. Il prossimo passo è ottenere il colostro.

Un neonato sul petto di Mamma alzerà la testina, si leccherà le manine, forse annuserà mamma, e poi inizierà a scivolare verso il seno. I bimbi hanno una preferenza per i contrasti tra chiaro e scuro, e per cerchi su tutte le altre forme geometriche. E guarda caso – c’è un cerchio scuro non troppo lontano …

 

Il sudore di Mamma sà di liquido amniotico e questo odore sta anche sulle manine del bimbo (visto che ancora non ha fatto il bagnetto!) e il neonato usa il sapore delle mani per seguire l’odore della Mamma. Le secrezioni che emanano dalle ghiandole dell’aureola (il soprannominato cerchio scuro) hanno anche loro un odore familiare e aiutano il bebè a raggiungere il seno e ricevere il colostro che a sua volta nutre i batteri buoni e protegge quindi il bebè da infezioni. I neonati riescono ad attaccarsi da soli. Guardateli! E se hai bisogno del colostro soltanto per nutrire i batteri e non te stesso, allora non ce ne vuole tanto. E infatti non ce n’è tanto, perché i neonati non hanno fame e perché il latte materno non è un alimentare.

 

Stiamo parlando di neonati normali. Allattare è normale. Neonati sono programmati per agire in questo modo. Se sia l'anno 2009 o 209, i bimbi fanno la stessa cosa: cercano il seno. Latte materno non è una salsa speciale, un vantaggio o una pozione magica. Non è “la soluzione migliore”. È normale. Semplicemente normale. Creato per i bisogni di un neonato vulnerabile. E nient’altro che fosse intenzionato per prenderne il posto è normale.

 

In più, il colostro attiva qualcosa nell’intestino del bambino che poi fà sviluppare il timo. Il timo fa parte del sistema immunitario. Svilupparlo è importante. Latte materno = timo grande, buon sistema immunitario. Il colostro contiene anche un sacco di qualcosa che si chiama Secretory Immunoglobulin A (SIgA). SIgA viene prodotto nei primi giorni di vita ed equivale a protezione da infezioni prodotta specificamente dalla Mamma. Le cellule nell’intestino di Mamma fanno la guardia a tutto quello che passa e se adocchiano una cellula cattiva, un'altra cellula specializzata nell’intestino materno chiamata “cellula del plasma” s’incammina verso il seno e lo aiuta a produrre SIgA nel latte, per proteggere il neonato. Quando Mamma e neonato stanno insieme, tipo uno sdraiato sull’altra, allora sì che il bimbo è protetto da tutto quello a cui loro due potrebbero essere esposti. I neonati dovrebbero stare con Mamma!

 

E le tigri. Cosa c’entrano le tigri? Definiamo "tigre" come vogliamo. Ma quando sei un neonato senza alcuna possibilità di autodifesa, allora stare con mamma avendo gli innati riflessi, innanzitutto il riflesso di prensione e il riflesso di Moro, che aiutano aggrapparsi a mamma ha tanto senso, particolarmente se la mamma è ancora pelosa. I neonati capiscono la differenza tra una culla e un seno umano. Quando i neonati sono separati dalle loro mamme, rispondono con l'ansia del distacco. I bambini esprimono verbalmente il loro desiderio di non finire come cibo per le tigri. Quando vengono presi in braccio, smettono a piangere: Sono protetti, al caldo, al sicuro. Se quel pianto di ansia non trova risposta, si lasciano andare: divengono freddi, rilasciano tanti ormoni di stress, il loro battito cardiaco diminuisce e taciono. Quello però non è un bravo bambino – è uno che è oltre la disperazione. Un bébé normale vuole stare in braccia in continuazione.

 

Quando vanno a caccia le tigri? Durante la notte. Quindi non ha senso di dormire la notte – c'è il maggior pericolo di farsi mangiare. Veramente non è una buona cosa se i nostri cuccioli dormano tutta la notte; dovrebbero svegliarsi per rassicurarsi della loro personale guardia di corpo. Alla luce del sole non ci sono tanti pericoli, quindi si dorme molto meglio durante il giorno. (Pensate alle risposte degli adulti rispetto la paura delle tigri: i problemi di insonnia sono ben legati a sintomi di stress, depressione, ansie.)

 

E il sonno... Scometto che tutti dormono insieme con i propri bambini – se se lo scelgono consapevolmente o no, se lo amettono o no. È ignorante da parte nostra, dal personale sanitario, dire “Non dormire con il tuo bambino!” perché effettivamente tutti lo fanno. A volte capita così, a volte capita a scelta deliberata. I bambini piccoli incitano le coccole, ci viene naturale e abbiamo tanto sonno.... Quindi, i neonati normali prendono il seno, restano attaccati, vogliono stare in braccia e dormono meglio vicino ai genitori. Mi sembra normale.

Ma esiste una differenza tra un neonato normale e uno che invece non lo è. Dormire sicuri significa che siamo sobri, che si dorme in un letto e non su un divano o altro, che si allatta, che non si fuma – se le circostanze non sono normali in quel modo, allora non è sicuro dormire insieme.

 

Il contatto petto-a-petto significa anche sviluppo cervicale. I nostri bambini avevano già il numero di cellule grigi a 28 settimane di gestazione quanti avranno nel percorso della loro vita. È una giungla di cellule che aspettano di essere collegati. Ciò che noi umani facciamo è che creiamo tanti, troppi collegamenti e poi eliminiamo quelli che non servono. Abbiamo circa otto capezzoli, una coda e mani natatoi quando siamo nel utero; se tutto va bene, non ce li abbiamo più alla nascita. Creare troppo – eliminare l'inutile. Quindi, coccolando, il bambino collega allegramente una cellula all'altra e elimina quelle che stonano. Allattare, e contatto pelle-a-pelle, significa sviluppo del cervello.

 

Perché rantolare ancora di queste cose? Perché sempre più mamme scelgono di allattare, ma la maggior parte di loro non crede che il corpo che ha creato quel bellissimo bambino sia in grado di nutrire lo stesso bambino adeguatamente. Pensano di aver bisogno delle aggiunte di latte artificiale, inventato per essere un commestibile. Perché non ci fidiamo dei nostri corpi post-parto? Non lo so. Ma sento e risento che l'aggiunta sia necessaria “perché il mio latte non è abbastanza nutriente". Ma certo che lo è! I bambini piccoli non hanno bisogno di “mangiare” in continuazione – hanno bisogno di stare con te in continuazione – è quella la loro suprema soddisfazione.

 

Un neonato al seno sviluppa il suo sistema immunitario, attiva il suo timo, viene riscaldato e si sente protetto dai predatori, sviluppa un sonno fisiologico, sviluppa il suo cervello e – sì, anche quello, si sfama. Non sono affamati: obbediscono il loro istinto, quello che ci permette di sopravvivere e procrearci come specie.

 

 

Dr. Thomas

(http://www.facebook.com/note.php?note_id=101949363196728)

Traduzione: M. Achenbach e K. Hartmann

mercoledì 31 gennaio 2018

CORIANDOLO, BUONO E SANO

Molti dei miei conoscenti sanno quanto mi piaccia il buon cibo, purché sia sano! Non ci vuole molto a fare piatti sani ma anche sfiziosi, specialmente quando si usano le spezie!

 Adoro le spezie! Chi entra in casa mia non può fare a meno di notare la quantità e la varietà di spezie e odori che tengo in cucina... e non sanno di quelle che uso meno frequentemente (o che semplicemente non entrano nel porta-spezie) e sono "rinchiuse" al buio dentro uno sportello!

Una delle spezie che preferisco, ultimamente, è il coriandolo! Ho un macinino apposito per macinarlo sul momento.. che profumo, che sapore!  Dovreste provarlo coi funghi, con gli asparagi, sulle patate... versatile... usate fantasia e naso (come il topolino nel film Ratatouille) e resterete piacevolmente sorpresi!




Studiando in giro nel web ho trovato una scheda descrittiva sul coriandolo che mi è piaciuta così tanto da volerla riportare: documento troppo prezioso per non essere condiviso!


CORIANDOLO:


 Il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa.
Appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae, il coriandolo è un genere con due specie, tipiche della flora dell'Europa meridionale. Il Coriandrum sativum, introdotto per la coltivazione nel nostro territorio peninsulare, si è poi naturalizzato sicché è reperibile qua e là allo stato selvatico; l'altra specie, il Coriandrum testiculatum, è propria solo della Siria. Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare confetti, pietanze e bevande. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprietà': la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.



"Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l'unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio)."
(Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio,
Piombo e altri metalli)
Essendo la sua azione di rimozione molto efficace, può instaurarsi un processo chiamato reintossicazione se le tossine rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a quanto il corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono inondare il tessuto connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto effetto di dannosità dei metalli, che erano precedentemente situati in posti nascosti e meno pericolosi.
Questo processo di re-intossicazione può essere facilmente evitato con l’assunzione contemporanea di un agente chelante che possa assorbire le tossine nel tratto intestinale: la Zeolite o la Chlorella, un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono dal Giappone e dopo il disastro di Fukushima sono piene di radiazioni, quindi qualora si voglia usare la chlorella informatevi sulla provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.

Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile - contenente le neurotossine escrete – nello intestino tenue. Il rilascio di bile - fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti - è reso molto più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente - come la zeolite o la chlorella - la maggior parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la strada verso l'intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico.

Proprietà
• in associazione ad un agente chelante Detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici (solo in alcune parti del corpo, per questo è necessario assumerlo con la zeolite che svolge un'azione più diffusa su tutto il corpo)
• Digestivo e benefico per dispepsie, senso di pienezza gastrica, digestione lenta, spasmi gastrici, colon irritabile, diarrea e mal di testa da cattiva digestione
• Eliminare le forme fermentive intestinali, difficoltà digestive e/o fenomeni diarroici dovuti, per lo più, a manifestazioni somatiche dello stress
• Carminativo: evita la formazione di gas intestinali
• Contrasta l'obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati
• Antiossidante
• L'olio essenziale ha un effetto antibatterico e funghicida

Altre Proprietà:
E' composto all'85% da oli volatili che contengono più di 25 principi attivi: due di questi sono il linalolo e il geranil acetato, potenti antiossidanti che proteggono le cellule e, con ogni probabilità, sono il fattore alla base di molte delle proprietà terapeutiche del coriandolo.
C'è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile, consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo stomaco all'intestino.
Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento di perdita dell'appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.
Tuttavia, c'è dell'altro: l'olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.
Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di tipo 2, artificialmente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli di insulina, che è l'ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.
Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.
Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che il coriandolo ha tutte le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.
E' un sedativo e rilassante muscolarequindi allevia ansia e induce il buon sonno.
I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacità di rigenerarsi: buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.
L'olio essenziale di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l'infezione da
Candida Albicans.

Protegge dai danni causati dall'avvelenamento da piombo.



Come non restare piacevolmente colpiti da queste preziose informazioni?
Molti non sanno che un olio essenziale è dalle 50 alle 70 volte più potente della pianta stessa... e in effetti non c'è molto da stupirsi dato che mediamente per fare 1 litro d'olio essenziale ci vogliono dai 50 ai 150kg di pianta (fiore, foglia, radice, corteccia...)... e questo porta anche a comprendere perchè un olio economico possa non essere un olio di qualità!

Questo è il motivo per cui mi sono affidata agli oli 
dōTERRA, azienda che tiene alla qualità dei propri prodotti, a partire dalla materia prima, fino a far controllare da un'azienda esterna la purezza degli oli prima dell'imbottigliamento!





Questo contenuto è a solo scopo informativo e non è destinato a diagnosticare, trattare o curare alcuna malattia. Si consiglia di consultare un medico per affrontare specifici problemi di salute che potreste avere.

Per informazioni mi trovate anche su Facebook, Sara Rogai Santillo e seguitemi sugli altri miei blog http://semplicementedoterra.blogspot.it e www.sarasemplicemente.blogspot.it

mercoledì 20 settembre 2017

LO SVEZZAMENTO di Franco Berrino

Nei primi sei mesi di vita il latte materno è il cibo ideale, necessario e sufficiente alla crescita del bambino. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento materno esclusivo nei primi sei mesi e la continuazione dell’allattamento anche dopo i sei mesi, quando si comincia a introdurre cibi solidi, fino a due anni. Ma quali cibi associare al latte di mamma a sei mesi? Nel primo anno di vita? E nel secondo anno? Un’analisi recente delle raccomandazioni in vigore nei vari paesi europei e dei cibi effettivamente offerti ai bambini rivela uno scollamento importante fra raccomandazioni e pratiche: la dieta dei bambini di quasi tutti i paesi europei sarebbe carente di verdure, acidi grassi omega-3, ferro, vitamina D e iodio, e troppo ricca di proteine, di grassi saturi, di sodio e di zucchero (Alles MS et al. 2014 Ann Nutr Metab 64:284). Da un lato quindi carenza di nutrienti essenziali e dall’altro eccesso di nutrienti che fanno ingrassare e che favoriscono già in tenera età l’insorgenza di fattori di rischio cardiovascolare.

Sia gli studi sugli adulti sia gli studi sui bambini sono coerenti nel mostrare che l’eccesso di proteine tipico dei paesi occidentali è associato a un maggior rischio di obesità. I bambini allattati con latte artificiale, che contiene più proteine – circa il 50% in più – del latte umano, hanno un rischio aumentato di diventare obesi. Nei casi eccezionali in cui si debba ricorrere a latte artificiale è opportuno diluire le polveri con il 50% in più di acqua. La raccomandazione di nutrire i divezzi con 50 grammi di carne rossa al giorno (un vasetto di omogeneizzato), ripetuta ancor oggi da molti pediatri per prevenire carenze di ferro, ma senza solide basi scientifiche, ha probabilmente contribuito all’epidemia di obesità e a consolidare il gusto per la carne anche in età successive. Le proteine animali, in particolare quelle del latte bovino e dei formaggi, avrebbero una responsabilità maggiore, nell’insorgenza di obesità, delle proteine vegetali (contenute in legumi, semi oleaginosi, cereali).
Lo zucchero, in particolare le bevande zuccherate, costituisce un altro fattore di obesità ripetutamente confermato dagli studi scientifici. I pediatri americani hanno recentemente raccomandato di non far neanche assaggiare lo zucchero ai bambini nei primi due anni di vita. Il consumo di zucchero e cibi zuccherati, in particolare bevande zuccherate, è associato a obesità addominale, ipertensione, dislipidemie, specie trigliceridi elevati ma anche colesterolo HDL basso, infiammazione, tutti fattori di rischio per le arterie. Il problema dello zucchero e dei prodotti industriali ricchi di zucchero e di farine e grassi raffinati, inoltre, è che si tratta di alimenti privi di nutrienti essenziali (calorie vuote), per cui contribuiscono alle carenze nutrizionali denunciate. C’è ragione di ritenere che gli zuccheri contenuti nella frutta, grazie alla matrice complessa, con fibre, vitamina C e polifenoli, non siano pericolosi, e certamente non si tratta di calorie vuote, ma attenzione alla frutta, perché se i bambini si abituano al gusto dolce della frutta più difficilmente accetteranno le verdure. Meglio abituarli prima alle pappe di verdure stagionali e di cereali integrali (Biologici!). Le pappe di cereali integrali si preparano facendo cuocere a lungo (2-3 ore) una parte di chicchi integrali e 10 parti di acqua, senza sale, e poi passare al setaccio per togliere le fibre più grossolane. Oppure macinare grossolanamente il chicco (grossolanamente altrimenti tutte le fibre passeranno attraverso il setaccio), cuocere per 30 minuti e passare al setaccio. Iniziare dal riso, poi avena e orzo o misti. Evitare nei bimbi molto piccoli il miglio e il grano saraceno (troppo “concentranti”, yang secondo la cultura orientale) e il frumento (per non esporre a dosi alte di glutine), a meno di usare il farro monococco, il cui glutine è meno allergizzante. Nella sezione riservata ai soci (La Grande Via) troverete copia della classica dispensa di Montse Bradford sulla nutrizione allo svezzamento (La Magia dell’Infanzia), ormai introvabile nelle librerie. Come cibo animale si può introdurre il pesce (omega-3, iodio, vitamina D), pesci piccoli pescati o da acquicoltura biologica. Per la vitamina D ricordiamoci che anche i bambini piccoli possono prendere il sole, facendo attenzione che la pelle non si arrossi.
(F. Berrino)


giovedì 6 luglio 2017

Guida Generale – cosa fare se il tuo bimbo è malato – Dr. Lawrence B. Palevsky



Ho trovato questo bellissimo articolo su un blog e ritengo che sia importante divulgarlo ampiamente. Veramente bello questo blog! Andate a leggere!


Guida Generale – cosa fare se il tuo bimbo è malato – Dr. Lawrence B. Palevsky


Questa è la traduzione della pagina del dr. Palevsky, un pediatra molto aperto ai rimedi naturali, e alla capacità del corpo di guarire grazie ad una nutrizione corretta e alla limitazione di tossine
Malattie acute:
 Il dottor Palevsky crede che “ai bambini deve essere data la possibilità di lasciar sfogare a sintomi di malattia acuta, in modo che il loro corpo si possa ripulire adeguatamente delle sostanze di rifiuto e delle tossine dal loro sistema e in modo da poter condurre una vita di salute e benessere ottimale.  In media scrive una ricetta per antibiotici all’anno.  Questo perché ha capito che la maggior parte delle malattie nei bambini non sono causate da infezioni e quindi non richiedono un trattamento antibiotico. Il dottor Palevsky raccomanda ai genitori di leggere questa sezione del suo sito web in grande dettaglio in modo che possano meglio comprendere e affrontare tutte le sfide percepite riguardo alla salute dei propri figli.
La filosofia del Dr. Palevsky sulla salute e il benessere
Di seguito è riportato un estratto di una conferenza condotta dal  Dott. Palevsky al pubblico sul pensare in modo diverso alle malattie dell’ infanzia: un nuovo approccio per mantenere i bambini sani . Si prega di leggere questo estratto per ottenere ulteriori approfondimenti sulla filosofia e sui modi nei quali pratica la medicina il Dr. Palevsky.
Pensare in modo diverso alle malattie dell’ infanzia: un nuovo approccio per mantenere i bambini sani.
Considerando la filosofia seguita nella pratica  della medicina moderna di oggi e le  credenze attuali  popolari dominanti, ci viene insegnato a vedere i sintomi delle malattie acute nei bambini come qualcosa di brutto e pericoloso.
Ai genitori viene detto che i sintomi e le malattie infantili possono e dovrebbero essere evitate soppresse e fermate a tutti i costi, con l’uso di medicinali acquistabili senza ricetta, antibiotici, farmaci e vaccini. Ai genitori viene anche indotta una certa paura e vengono indottrinati a temere lo scenario peggiore ogni volta che i loro bambini si ammalano o quando scelgono di non vaccinare i loro figli.
È importante che tutti noi cominciamo ad imparare e studiare le nuove informazioni scientifiche che spiegano perché i bambini devono sperimentare i sintomi e le malattie come un rito  di passaggio necessario, consentendo così al loro sistema immunitario e nervoso di crescere, maturare e svilupparsi in modo appropriato. L’espressione di questi sintomi non potrebbe essere sempre causata da infezioni da batteri e virus.  Invece, questi sintomi e malattie possono svilupparsi come segno della buona salute dei nostri  figli; segno che i loro corpi sono forti e che lavorano per portare in superficie e purificare qualsiasi accumulo di sostanza di rifiuto o tossine che si trova in profondità, che hanno accumulato a causa della loro esposizione a diversi fattori di stress nella loro vita.  In molti casi, il processo di portare queste sostanza di rifiuto alla superficie del corpo è aiutato dai batteri e dai virus che già vivono dentro di loro, ed è un passo necessario per far si che la loro salute migliori e il loro corpo si rafforzi.
 Il dottor Palevsky ritiene che stiamo danneggiando i bambini con il costante uso di farmaci, antibiotici, e vaccini che trattano e sopprimono i sintomi e le malattie comuni necessarie allo sviluppo.  Ha capito che questo approccio di trattamento dominante, che spinge i rifiuti  ancora più profondamente nel corpo dei nostri bambini quando sopprimiamo i sintomi, contribuisce direttamente allo sviluppo di molte delle malattie infantili croniche che vediamo oggi in pediatria. Dopo tutto, i sintomi cronici si sviluppano come risultato di un accumulo cronico di sostanze di rifiuto e tossine, al quale contribuiamo ogni volta che non permettiamo ai bambini di esprimere i sintomi.
Il dottor Palevsky sa che al giorno d’oggi possiamo capire che cosa contribuisca all’accumulo eccessivo delle sostanze di  rifiuto nei nostri figli.  Riconosce che, se smettessimo di “inserire” sostanze che causano infiammazioni  o irritazioni  nel corpo dei nostri bambini, potremmo evitare che il corpo sviluppi la necessità di produrre certi sintomi.  Evitando di esporre i nostri figli a queste sostanze infiammatorie / irritanti, ridurremo anche il loro stress, e permetteremmo alla loro naturale capacità immunitaria e nervosa di eliminare le sostanze di rifiuto  più facilmente e in assoluta sicurezza, senza la necessità di produrre certi  sintomi.
I sintomi si sviluppano solo per ripristinare l’omeostasi nel nostro corpo: quando cioè il carico delle sostanze di rifiuto che entra nel corpo dei nostri bambini è maggiore della naturale capacità di eliminare tali sostanze le quali si sviluppano come sottoprodotto dell’ esposizione a tale carico. Riconoscendo i fattori che contribuiscono allo sviluppo di queste sostanze di rifiuto e riducendo al minimo gli stimoli e informazioni ai quali i bambini sono sottoposti nei momenti di malattia acuta, i loro sintomi guariranno più velocemente.
 In poche parole, il dottor Palevsky capisce la necessità di facilitare la risoluzione dei sintomi nei nostri figli senza pero’ sopprimerli,  e riconosce come preziose le malattie infantili che sono importanti per la crescita e lo sviluppo dei nostri figli.Ai bambini deve essere permesso di  essere ammalati, affinché possano poi guarire. Spetta agli adulti presenti nella vita dei bambini fornire loro uno spazio sicuro (casa, scuola, cibo, ambiente, emozioni, spirito, orari) per farli  crescere e svilupparsi quando stanno bene in modo da non ammalarsi.  Il dottor Palevsky raccomanda ai genitori di cercare consapevolmente di fornire questo stesso spazio sicuro ai propri figli quando si ammalano, in modo da poter risolvere i loro sintomi e facilitare una cura adeguata.
Guida generale: cosa fare se il tuo bambino è malato
“Fai meno, stimola meno, parla meno, mangia meno”.
“Bevi di più, dormi di più, riposa di più e respire di più”.
Risultati immagini per bimbo riposa
1) Non preoccupatevi di seguire la routine quotidiana e incoraggiate vostro figlio e i vostri familiari a riposare.
2) Fornire un ambiente sicuro e confortevole per il vostro bambino per combattere la malattia.
3) Incoraggiate a bere un sacco di liquidi (acqua, tè, brodo, zuppa, latte materno).  Se il vostro bambino beve latte artificiale, potrebbe essere necessario interrompere completamente il latte artificiale o darne di meno durante la malattia.
 4) Abbassate il volume …. Ridurre al minimo i livelli di attività, il rumore, l’eccitazione, gli orari, i lavori e le attività.
 5) Mantenere un ambiente tranquillo, silenzioso e pacifico per dare la possibilita’ al sistema nervoso del tuo bambino di guarire.
 6) Rimanere in casa; fare giochi tranquilli. Uscire può comportare un eccessivo sovraccarico energetico per il corpo del vostro bambino quando è malato e può prolungare e intensificare lo stress sul suo corpo.
7) Fare bagni caldi al tuo bambino, più volte al giorno se necessario, e rimanere con il tuo bambino il più possibile.  Stagli vicino ed osservalo. State attenti alle correnti d’aria quando uscite dal bagno.
8) Per quanto riguarda gli integratori, è meglio interromperne la maggior parte, se non tutti gli integratori che il bambino sta assumendo. Dovrai giudicare tu come meglio fare e  prendere questa decisione.
9) Non forzare il bambino a mangiare. Quando i bambini sono malati o non si sentono bene, il loro sistema digestivo rallenta.  Il cibo è una delle ultime cose alle quali  bambini sono interessati quando hanno la febbre o non si sentono bene. Assicurarsi semplicemente che ci sia una adeguata assunzione di liquidi e non forzare a mangiare.  Il loro corpo ti dira’ quando saranno pronti per iniziare a mangiare di nuovo.  E, soprattutto, evitare lo zucchero, compresi i succhi di frutta, la farina e i latticini, e gli alimenti fritti, quando il tuo bambino è malato, in quanto questi alimenti tendono ad aumentare lo stress, la disidratazione e la produzione di muco nel corpo, che prolungheranno o peggioreranno, il corso della malattia.
10) Tenere sotto controllo vostro  figlio riguardo a cambiamenti dello stato mentale (vedere sotto la lista di controllo pediatrica ).
11) Ricorda che la risoluzione della malattia può richiedere del tempo. . Più pazienza avrai, più terrai sotto controllo tuo figlio e più eliminerai efficacemente gli stressi nell’ambienti di tuo figlio, maggiore sarà l’impatto apportato per il recupero dalla malattia. . Utilizzate la lista di controllo pediatrico e la vostra intuizione per aiutarvi a decidere quando è necessaria l’attenzione medica
12) Potrebbe essere necessario annullare appuntamenti, rimanere a casa e non partecipare ad attività precedentemente pianificate in modo che tuo figlio possa riposare e guarire a casa in un ambiente confortevole e sicuro. La cosa più importante che puoi fare da genitore e’ quella di fornire al tuo bambino un ambiente sicuro in cui può riposarsi e guarire.
13) Fa’ si che il primo giorno che il tuo bambino si sente meglio sia una giornata tranquilla.  Stai a casa e fai riposare il tuo bambino per le prime 24 ore dopo che i sintomi della malattia hanno imcominciato a scomparire. Carca di non buttarti subito nella routine quotidiana .
Guida generale per la febbre
Fai tutto quanto sopra e:
1) La febbre è una mezzo importante attraverso il quale il corpo dei bambini rimuove sostanze di rifiuto e tossine.  Le sostanze chimiche immunitarie che producono i sintomi della febbre sono sempre presenti e attive nei nostri corpi, quotidianamente, anche quando non abbiamo una temperatura corporea elevata.  Ci servono per disintossicarci delle sostanze di rifiuto e delle tossine che accumuliamo durante le nostre attività quotidiane cosi’ da non avere bisogno di una elevate temperature corporea per l’eliminazione.  Le sostanze chimiche immunitarie che causano la febbre non appaiono magicamente nei nostri corpi quando sviluppiamo una febbre.  Essi circolano costantemente nel nostro corpo per aiutarci a stare bene mantenendo stabile la nostra temperatura corporea e mantenendo l’omeostasi nelle nostre cellule, tessuti e organi.La febbre si sviluppa quando queste sostanze immunitarie aumentano e si amplificano nel nostro corpo, quando la quantità di rifiuti e tossine aumenta nel nostro sistema in misura maggiore di quella che i nostri corpi sono in grado di rimuovere quotidianamente attraverso il normale processo di eliminazione: evacuazione fecale, urinazione, respirazione, sudorazione, riposo e dormire.
2) L’accumulo di rifiuti nel nostro corpo si verifica a causa di:
A) scarse scelte alimentari e un mangiare eccessivo oltre che ad un eccessiva stimolazione del sistema nervoso,
B)l’aumento dello stress a causa di una routine caotica e da ambienti domestici,
C) dormire male, andare a letto tardi o coricarsi a tempi irregolari
D) mancanza di relax e riposo adeguato,
E) difficoltà ad una scuola nuova, o a scuola in generale,
F) sconvolgimenti emozionali e ambienti non sicuri,
G) le esposizioni tossiche provenienti dall’ambiente, dagli alimenti, dall’acqua, della pelle e del sistema nervoso,
H) uso frequente di medicinali, prodotti  farmaceutici e vaccini,
I) continuare con la nostra vita di sempre senza ascoltare i messaggi che il nostro corpo ci sta mandando, e
J) vivere una vita che è opposta ai cicli della natura (per esempio, gli animali vanno in letargo in inverno e gli esseri umani nell’emisfero settentrionale mantengono uno stile di vita come se fosse  ancora estate).  Il mantenimento di una dieta e di uno stile di vita in contrasto con le leggi della natura aiuta l’accumulo di sostanze di rifiuto e la formazione di tossine nei nostri corpi, portando ad un aumento delle sostanze chimiche che producono febbre e sintomi che causano l’influenza, la tosse, la malattia ,  depressione, malori allo stomaco, ecc. Pertanto, la febbre è qualcosa che i nostri corpi usano per aiutarci a stare bene. La febbre ci costringe a fermarci e a prestare attenzione a ciò  di cui che i nostri corpi hanno bisogno per funzionare in maniera ottimale e stare meglio.
3) Concentra la tua attenzione nel trattamento del bambino che ha una temperatura elevata e cercare di non basarti solo sul numero che appare termometro. Rimani con il tuo bambino. Vedere la lista di controllo pediatrica sottostante .
4) Fai a tuo figlio un bagno caldo, più volte al giorno se necessario, per aiutare il sudore.  La sudorazione aiuterà a raffreddare il corpo del tuo bambino, e a farlo sentire meglio.  È possibile utilizzare sali di magnesio, bicarbonato di sodio o persino acqua ossigenata nel bagno, per aiutare il bambino a sentirsi meglio mentre ha  la febbre.  Prestare attenzione agli spifferi dopo essere usciti da un bagno caldo che possono compromettere la salute del tuo bambino.  È anche possibile utilizzare fiori di lavanda, fiori di millefoglio o fiori di sambuco nel bagno per promuovere la guarigione e il relax.
5) La febbre non provoca danni al cervello e non provoca automaticamente crisi epilettiche al bambino.
http://www.nytimes.com/2011/01/11/health/11klass.html?_r=2&ref=healthhttp://www.nytimes.com/2011/01/11/health/11klass.html?_r=2&ref=health
6) Per aiutare tuo figlio a sentirsi meglio con i sintomi di febbre, metti una goccia non diluita di olio essenziale di lavanda o camomilla tedesca  sulla punta di entrambe le orecchie e nello spazio tra le vertebre più grandi alla base del loro collo e sulle vertebre sotto di esso. È anche terapeutico massaggiare l’olio lungo la colonna vertebrale e mettere una goccia o due sul centro dei pollicioni di entrambi i piedi. È possibile farlo più volte al giorno su questi punti di agopuntura per aiutare i loro corpi a rispondere meglio alla febbre.
7) Utilizzare il trattamento del calzino bagnato dopo il bagno caldo: metti un paio di calze di cotone  bagnate e calde sui piedi del tuo bambino, seguite da un paio di calze asciutte di lana e metti il ​​tuo bambino a letto.  Il dottor Palevsky ringrazia i suoi colleghi medico naturopatici per questo intelligente intervento terapeutico.  Molti genitori riferiscono di quanto questo contribuisca a migliorare i sintomi di febbre e problemi del tratto respiratorio superiore.
8) Assicurarsi che il tuo bambino beva tanti liquidi e  controllare che l’urina sia chiara o che abbia un colore leggermente giallo. La disidratazione nei bambini con febbre peggiora le condizioni del bambino e compromette la sua capacità di guarire.
9) Fare riferimento all’elenco delle risorse riportate di seguito riguardo ad altri rimedi per aiutare a supportare il bimbo durante gli episodi di febbre.
10) Continuare a osservare il proprio figlio e i cambiamenti del suo  stato mentale (vedere la tabella di controllo pediatrica diseguito).
11) Il dottor Palevsky non raccomanda l’uso di medicininali per la riduzione della febbre.  Non crede che questi farmaci siano sicuri per il consumo umano, e c’è una crescente letteratura che sostiene la sua posizione (vedi sotto: Risorse).  Sa anche che spesso la febbre diventa prolungata nei bambini quando questi farmaci vengono utilizzati.  In altre parole, la febbre non dura tanti giorni e passa più velocemente, quando i genitori cercano di astenersi dall’uso di questi farmaci.
12) La febbre aiuta il corpo a eliminare i rifiuti.  Fermare la febbre con questi farmaci impedisce ai corpi dei bambini di eliminare i rifiuti.  Ma il corpo è “più intelligente” e continuerà ad avere  la febbre fino a quando non gli è permesso di  bruciare le sostanze di rifiuto… oppure no. . Se le sostanze di rifiuto non vengono eliminate prontamente, rimangono in circolo e causano più irritazione ai nostri bambini in forma cronica.  Spesso i bambini avranno una ulteriore malattia acuta accompagnata da febbre, subito dopo la loro malattia febbrile iniziale, quando la febbre viene soppressa con i farmaci.
13) La maggior parte dei farmaci utilizza importanti sostanze chimiche immunitarie nei corpi dei bambini (ad es., glutatione) necessarie per affrontare la rimozione dei rifiuti che hanno causato la febbre in primo luogo. Meno glutatione nel corpo porta alla minore eliminazione dei rifiuti e, quindi, più accumulo di rifiuti nelle cellule, nei tessuti e negli organi del corpo. Questo stato di salute porta alla necessità e allo sviluppo di ulteriori episodi di malattie acute. Il corpo non può funzionare in modo ottimale se questi rifiuti si accumulano nel corpo, e questo è il motivo di ulteriori episodi di malattie acute.  Con l’uso continuo di farmaci per sopprimere le febbri, i bambini continueranno a diminuire i loro depositi di glutatione, che potrebbero aumentare le probabilità  di insorgenza di malattie croniche.
14) Alcuni medicinali  inibiscono anche la produzione di altri prodotti chimici immunitari (ad esempio, prostaglandine) dei quali il corpo dei bambini ha bisogno per eliminare i rifiuti.  Come sottoprodotto di questa inibizione, i bambini producono altri prodotti chimici irritanti (ad esempio, trombossani e leucotrieni) che hanno proprietà infiammatorie più durature sulla loro salute, portando a malattie spesso peggiori di quelle apparse inizialmente quando la febbre ha cominciato a svilupparsi.
Risorse:
http://www.msnbc.msn.com/id/38690295/ http://www.msnbc.msn.com/id/38690295/
Shaheen, Seif, et al Paracetamolo (Acetaminophen) e Link Asma in Adulti , Thorax , 2000; 55:266-70 
Shaheen, Seif, et al Paracetamol Sales and Atopic Disease nei bambini e negli adulti: Un’analisi ecologica, European Respiratory Journal , novembre 2000; 16(5):1-7 & 817-823 
Toma, Tudor, l’ assunzione di paracetamolo elevato può essere collegata con l’asma, British Medical Journal 2000;321:1178 
Debley et al. La prevalenza di asma Ibuprofene sensibile nei bambini: uno studio di sfiducia randomizzato in bronchi-provocazione , J di pediatria , 2005; 147:233 
McKeever, T et al, L’Associazione di Acetaminophen, Aspirin e Ibuprofene con malattia respiratoria e funzione polmonare , American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine , 2005; 171:966-971
Guida generale per le tosse:
1) Leggere i consigli generali se i vostri bambini sono malati .
2) La tosse èsolitamente un segno che il bambino sta cercando di rimuovere i materiali di rifiuto dal suo corpo attraverso la via respiratoria.
 3)  Le tossi secche sono solitamente il modo in cui iniziano i sintomi di malattie del tratto respiratorio superiore. Quando un bambino sviluppa un’irritazione nelle vie respiratorie, può arrivare alle pareti delle vie respiratory dopo l’esposizione di elementi irritanti nell’aria che respirano, da elementi irritanti nelle particelle di cibo che entrano nei loro sistemi digestivi che circolano fino alla via aerea attraverso il flusso sanguigno , o da stress del sistema nervoso e / o stress emotivo che promuovono la produzione di sostanze chimiche irritanti che cercano di uscire dal corpo attraverso le vie respiratorie. Comunque sia, il motivo per cui un bambino inizia a tossire è perché cerca di rimuovere materiali infiammatori / irritanti dal suo corpo attraverso la via respiratoria.
 4) Dopo diversi giorni fino a una settimana, la tosse di solito diventa produttiva. In generale, questo è un buon segno. Significa che il bambino ha quasi finito di rimuovere i materiali di scarto dalla via respiratoria e la malattia è quasi finita. Uno dei modi migliori per far progredire la guarigione della tosse è quello di diluire il muco.  Questo è fatto assicurandosi che il vostro bambino assuma tanti liquidi, e seguendo le indicazioni di cui sopra su come alimentare il tuo bambino quando è malato.
5) I nostri corpi producono muco per proteggere l’integrità delle mucose (bocca, naso, cavità nasali gola, vie respiratorie, intestino, pelle, canale vaginale) catturando materiali infiammatori / irritanti prima che possano entrare nel nostro sangue. Il muco è anche prodotto per migliorare la rimozione, attraverso le membrane mucose dei nostri corpi, di cellule accumulate ,e prodotti ri scarto derivanti da tessuti e organi.
6) La produzione di muco aumenta quando i nostri corpi sono stati esposti a quantità sempre maggiori di materiali infiammatori / irritanti che entrano nei nostri corpi. L’aumento della produzione di muco si verifica anche quando una maggiore produzione di materiali di rifiuto all’interno del nostro corpo viene portata in superficie per l’eliminazione. L’aumento della produzione di muco serve come un passo necessario per rispondere all’esposizione a questi materiali e come sistema di eliminazione dei materiali di scarto che sono entrati nei nostri corpi.
7) Se si è in grado di eliminare con successo i materiali infiammatori / irritanti dall’entrare nel corpo del vostro bambino (vedere Guida generale se i vostri bambini sono malati e per la febbre ) e se si agisce in modo da mantenere il muco liquido, i sintomi della produzione di muco e della tosse miglioreranno notevolmente.
8) Se il tuo bambino è abbastanza grande(di solito 5 anni o più), provare a utilizzare un Neti Poti (irrigazione nasale)  più volte al giorno con sale marino, per aiutare a lavari le cavità nasali.  Molte tosse sono solitamente causate dal congestione nasale.  Pulendo e svuotando le cavità  nasali con l’acqua salata calda, gran parte dei sintomi della  tosse diminuiranno con questa tecnica.
9) Vedi www.gaiaherbs.com per le formule a base di erbe specifiche per i bambini che hanno tosse grasse o secche ( http://www.gaiaherbs.com/products/detail/706/GaiaKids-Bronchial-Wellness-for-Kids ). Potresti anche acquistare il Baby Chest Rub di Maty’s Healthy Products ( http://matyshealthyproducts.com/shop/all-natural/baby-chest-rub/ ), o forse questo di Nature’s Baby ( http: //www.naturesbaby.com/product/organic-ah-choo-chest-rub-eucalyptus-2-oz/ ).  Il massaggio al torace, insieme ad una buona idratazione e ai caldi bagni di vapore, aiuterà a far uscire il materiale più rapidamente dalle vie respiratorie del tuo bambino.  Puoi anche provare a dare al tuo bambino pere cotte. Questo rimedio alimentare aiuta a guarire la via respiratoria di bambini che hanno tosse produttive e grasse.
Risultati immagini per massaggio bambino
10) Fai un massaggio al bambino sul petto con una crema apposita, sul petto sotto le clavicole, al centro dello sterno e sulla spina dorsale. Questo tipo di massaggio non solo aiuta a alleviare la tosse, ma agevola anche un movimento intestinale nel tuo bambino.  Le buone abitudini intestinali, specialmente quando un bambino ha sintomi alle vie  respiratorie e ai polmoni , possono aiutare nella risoluzione di questi sintomi.  E questo è il motivo della dieta che il dottor Palevsky raccomanda per un bambino malato.
11) Utilizzare il trattamento del calzino umido come descritto sopra nella sezione sulla febbre, per contribuire a alleviare anche i sintomi della tosse.
 12) Se il bambino ha una tosse cronica o un’asma, considera la possibilità di controllare la tua casa e le possibili tossine che possono essere presenti nell’ aria, le muffe, le  sostanze chimiche volatili, il gas di vernici, i tappeti trattati chimicamente, i mobili, i legni, i giocattoli, i vestiti e la carta da parati.
13) Il Dr. Palevsky non è favorevole agli umidificatori o ai vaporizzatori, a meno che i genitori non assicurino che gli apparecchi siano puliti quotidianamente. Preferisce l’uso di bagni di vapore e il posizionamento di pentole di acqua calda / calda vicino al radiatore o finestra leggermente aperta.
 14) Continuare a osservare il proprio figlio per lo stato mentale e  alterazioni dello stato mentale o dei sintomi alle vie respiratorie (vedere sotto la lista di controllo pediatrico ).
Orientamento generale per il dolore dell’orecchio
1) Le infezioni dell’orecchio hanno raramente bisogno di un trattamento antibiotico.  Non sono realmente infezioni.  La letteratura degli ultimi 20 anni dimostra che i segni e i sintomi che i bambini hanno quando hanno un raffreddore (orecchio doloroso, febbre, fluidi nelle loro orecchie, orecchie rosse) sono solo segno di una infiammazione nei loro canali uditivi, adenoidi, cavità nasali, e NON necessariamente infezioni. I bambini e gli adulti hanno sempre batteri nel canale uditivo, che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere i nostri corpi forti e protetti. I batteri non appaiono magicamente quando un neonato o un bambino contrae un raffreddore o febbre. Esistono naturalmente nel corpo per proteggerci e, in molti casi, anche quando le colonie di batteri iniziano a crescere in numero, la loro presenza e le loro azioni aiutano il corpo a rimuovere i rifiuti attraverso i rivestimenti del sistema respiratorio superiore (naso, adenoidi, tonsille , canali nasali, canali uditivi).
2)  Nonostante molteplici studi che dimostrano che gli antibiotici non siano necessari per le infezioni dell’orecchio ( http://children.webmd.com/news/20101115/ear-infections-antibiotics-often-not-needed ) e nonostante le raccomandazioni dell’AAP ( American Academy of Pediatrics) e AAFP (American Association of Family Practitioners) ai medici di ridurre al minimo l’uso di antibiotici per i sintomi alle orecchie nei bambini, alla maggior parte dei bambini vengono ancora prescritti antibiotici per curare i sintomi al tratto respiratorio superiore e le “infezioni dell’orecchio”. La ragione  di ciò è dovuta in parte alle richieste da parte del genitore di somministrare una qualche forma di trattamento e in parte al fatto che i medici non hanno tempo sufficiente per spiegare ai genitori cosa potrebbe essere in corso o non sono istruiti riguardo ad altri metodi alternative per trattare i sintomi del figlio ( http://www.drpalevsky.com/mediacenter/Alt_to_Ear_Pain.pdf ).
3) Per aiutare a alleviare il dolore alle orecchie, vedere https://www.herb-pharm.com/products/product-detail/mulleingarlic-ear-oil , oppure visita il tuo negozio di cibo naturale locale per un prodotti simili per dare sollievo dal dolore alle orecchie.
4) Continuare a osservare il vostro bambino riguardo a cambiamenti di stato mentale, così come dolore al collo, gonfiore o dolore dietro le orecchie (vedi elenco di controllo pediatrico ).
Guida generale per il vomito e la diarrea
1) Si prega di leggere la guida generale se il tuo bambino è malato
2) Leggere la lista di controllo pediatrico qui sotto.
 3) Se il bambino soffre di vomito e / o ha diarrea, interrompere la dieta usuale del bambino e concentrare le attenzioni sull’idratazione del bimbo.  Metodi validi per re-idratare sono: acqua a temperatura ambiente, tè, brodi, zuppe, zuppa di pollo.
4) Generalmente non sono consigliati al fine di mantere il bambino idratato succhi di frutta, bibite analcoliche, soda, bevande colorate a base di zucchero / salate e acidi vitaminici.
5) Una volta che il vomito del tuo bambino si è calmato, i primi cibi ideali includono zuppa di pollo, riso, zuppe di riso / congee / porridge (fiocchi d’avena) e puree’ di verdure. Gli alimenti ingeriti con elevato contenuto di zucchero e sale (prodotti farinacei, succhi di frutta, caramelle, soda, alimenti processati) non aiutano i loro corpi a guarire rapidamente e potrebbero peggiorare ancora i loro sintomi.
6) Quando si introducono liquidi o alimenti morbidi, si prega di procedere lentamente, anche se il bambino ha ripreso l’appetito.  È importante non scombussolare il corpo del tuo bambino con l’introduzione di bevande e cibi una volta che i sintomi del vomito e della diarrea sono diminuiti o quando i sintomi sono ancora in corso.
 Lista di controllo pediatrico:
Si prega di contattare il proprio medico o andare al pronto soccorso più vicino, se il bambino:
1) Non è all’erta, vigile
2) Non è di facile stimolazione
3) Non e’ attivo
4) Non si riesce a svegliarlo
5) Non beve
6) Il colore delle urine e’ dal giallo pallido al trasparente
7) Non vi guarda negli occhi
8) Non e’ in grado di tenere la testa su
9) Non riesce a parlare
10) Non e’ reattivo
11) Non interagisce
12) E’ inconsolabile
13) Ha problemi a respirare
Se il bambino ha meno di 3 mesi e ha febbre, si prega di contattare il pronto soccorso più vicino.
Se il bambino ha una febbre e irritazione con piccoli punti sotto la pelle, si prega di visitare il pronto soccorso più vicino.
Se il bambino ha una febbre, il dolore al collo e la luce lo disturba, si prega di andare al pronto soccorso più vicino.
Se il bambino ha una febbre, insieme a altri problemi urinari, articolazioni gonfie, incapacità di camminare o altri sintomi che ti preoccupano, si prega di richiedere immediata assistenza medica.
 Se, insieme alla tosse, il bambino ha difficoltà a respirare, respira rapidamente, ha un respiro affannoso, ha un cambiamento del suo stato mentale (vedere la lista di controllo pediatrico ) o è un neonato inferiore a 4 mesi  di tempo con tosse, si prega di richiedere immediatamente aiuto medico .
Fonti:
1) Smart Medicine for a Healthier Child, by Zand et al. 
2) Encyclopedia of Natural Healing for Children and Infants, by Mary Bove, ND 
3) Homeopathic Medicine for Children and Infants, by Dana Ullman 
4) The American Institute of Homeopathy Handbook for Parents: A Guide to Healthy Treatment for Everything from Colds and Allergies to ADHD, Obesity, and Depression by Edward Shalts, MD 
5) Naturally Healthy Babies and Children: A Commonsense Guide to Herbal Remedies, Nutrition, and Health, by Aviva Romm
6) www.gaiaherbs.com , Gaia Kids Products 
7) http://matyshealthyproducts.com 
8) http://www.naturesbaby.com