Una dieta corretta, e ricca di fibre, può ridurre il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto. Lo studio
Un recente studio revisionale pubblicato sul British Medical Journal
(BMJ) ha concluso che una dieta ricca di fibra, in particolare quella
derivata dai cereali integrali, può proteggere l’intestino e ridurre il
rischio di sviluppare il cancro del colon retto.
L’importanza di seguire dunque una dieta corretta è sempre più attuale: l’alimentazione è difatti un pilastro della salute generale e, va da sé, che sia da molti ritenuto un modo per prevenire diverse malattie. Oggi, si parla di tumore all’intestino o cancro del colon retto, in virtù di un nuovo studio revisionale, o meta-analisi, condotto da un team di ricercatori dell’Imperial College London, Università di Leeds (Uk), Wageningen University (Olanda), coordinati dalla dottoressa Teresa Norat.
Quello su cui ormai tutti concordano – nutrizionisti o meno – è che un’eccessiva assunzione di alimenti raffinati, grassi animali, carne rossa, il cosiddetto “cibo spazzatura”… sono tutti fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro. Nello specifico, il tumore colorettale, ossia il cancro che colpisce l’intestino crasso, è tra i più diffusi: con 1,2 milioni di nuovi casi diagnosticati ogni anno è il terzo tumore più comune al mondo.
Sebbene il collegamento tra le fibre e la salute dell’intestino non sia ancora del tutto chiarito, i risultati di questa analisi offrono un ulteriore supporto alle raccomandazioni sanitarie che invitano ad aumentare l’assunzione di fibre, in particolare fibra di cereali e cereali integrali quali pane integrale, farina d’avena, riso integrale e porridge.
Lo studio fa parte del World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research’s Continuous Update Project (CUP) e prevedeva l’analisi di 25 studi prospettici che coinvolgono quasi due milioni di partecipanti. Per ridurre il rischio di bias, sono stati valutati la concezione, il come sono stati condotti e la qualità dello studio stesso.
Nonostante i risultati abbiano mostrato una modesta riduzione del rischio di cancro al colon-retto, si è potuto constatare come questo rischio fosse proporzionale alla quantità di fibra assunta.
Nei casi di un più basso livello di assunzione di fibre, ogni aumento nell’ordine di 10 g al giorno di fibra alimentare totale e fibre di cereali è stato associato a una riduzione del 10% del rischio di cancro colorettale. L’aggiunta invece di tre porzioni – nella misura di 90 g al giorno di cereali integrali è stata associata a una riduzione del rischio pari al 20%.
Quello che tuttavia non è stato riscontrato dai ricercatori, un questo studio revisionale, è stata un’associazione significativa nella riduzione del rischio di tumore al colon e l’assunzione di fibra vegetale o da frutta. Cosa che, viceversa, era stata riscontrata in una precedente analisi, la quale suggeriva il ruolo di primo piano nella prevenzione del cancro per mezzo della fibra alimentare derivata da frutta e verdura.
Altro significativo dato suggerito da questa nuova meta-analisi è che, non solo le fibre da cereali integrali possono ridurre il rischio di cancro colorettale, ma sono in grado di ridurre il rischio di altre patologie come, per esempio, le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, il sovrappeso e l’obesità e, in linea generale la mortalità complessiva.
«In sintesi, la nostra meta- analisi suggerisce che un elevato apporto di fibre alimentari, in particolare cereali e cereali integrali, è associato a un ridotto rischio di tumore del colon-retto», concludono i ricercatori, ricordando che tuttavia sono ancora necessarie ricerche «per chiarire i risultati per i diversi tipi di fibra e siti secondari all’interno del colon-retto, e nelle popolazioni con differenti stili di vita e caratteristiche alimentari».
Promuoviamo dunque una maggiore assunzione di fibre nella nostra dieta, ricordandocelo la prossima volta che andiamo a fare spesa: l’intestino ci ringrazierà – ma non solo.
[lm&sdp]
Fonte: http://www.lastampa.it/2011/11/17/scienza/benessere/alimentazione/i-cereali-integrali-fanno-bene-e-l-intestino-si-protegge-dal-cancro-nncN07KJpoBfgHQBfm7p1H/pagina.html
L’importanza di seguire dunque una dieta corretta è sempre più attuale: l’alimentazione è difatti un pilastro della salute generale e, va da sé, che sia da molti ritenuto un modo per prevenire diverse malattie. Oggi, si parla di tumore all’intestino o cancro del colon retto, in virtù di un nuovo studio revisionale, o meta-analisi, condotto da un team di ricercatori dell’Imperial College London, Università di Leeds (Uk), Wageningen University (Olanda), coordinati dalla dottoressa Teresa Norat.
Quello su cui ormai tutti concordano – nutrizionisti o meno – è che un’eccessiva assunzione di alimenti raffinati, grassi animali, carne rossa, il cosiddetto “cibo spazzatura”… sono tutti fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro. Nello specifico, il tumore colorettale, ossia il cancro che colpisce l’intestino crasso, è tra i più diffusi: con 1,2 milioni di nuovi casi diagnosticati ogni anno è il terzo tumore più comune al mondo.
Sebbene il collegamento tra le fibre e la salute dell’intestino non sia ancora del tutto chiarito, i risultati di questa analisi offrono un ulteriore supporto alle raccomandazioni sanitarie che invitano ad aumentare l’assunzione di fibre, in particolare fibra di cereali e cereali integrali quali pane integrale, farina d’avena, riso integrale e porridge.
Lo studio fa parte del World Cancer Research Fund/American Institute for Cancer Research’s Continuous Update Project (CUP) e prevedeva l’analisi di 25 studi prospettici che coinvolgono quasi due milioni di partecipanti. Per ridurre il rischio di bias, sono stati valutati la concezione, il come sono stati condotti e la qualità dello studio stesso.
Nonostante i risultati abbiano mostrato una modesta riduzione del rischio di cancro al colon-retto, si è potuto constatare come questo rischio fosse proporzionale alla quantità di fibra assunta.
Nei casi di un più basso livello di assunzione di fibre, ogni aumento nell’ordine di 10 g al giorno di fibra alimentare totale e fibre di cereali è stato associato a una riduzione del 10% del rischio di cancro colorettale. L’aggiunta invece di tre porzioni – nella misura di 90 g al giorno di cereali integrali è stata associata a una riduzione del rischio pari al 20%.
Quello che tuttavia non è stato riscontrato dai ricercatori, un questo studio revisionale, è stata un’associazione significativa nella riduzione del rischio di tumore al colon e l’assunzione di fibra vegetale o da frutta. Cosa che, viceversa, era stata riscontrata in una precedente analisi, la quale suggeriva il ruolo di primo piano nella prevenzione del cancro per mezzo della fibra alimentare derivata da frutta e verdura.
Altro significativo dato suggerito da questa nuova meta-analisi è che, non solo le fibre da cereali integrali possono ridurre il rischio di cancro colorettale, ma sono in grado di ridurre il rischio di altre patologie come, per esempio, le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, il sovrappeso e l’obesità e, in linea generale la mortalità complessiva.
«In sintesi, la nostra meta- analisi suggerisce che un elevato apporto di fibre alimentari, in particolare cereali e cereali integrali, è associato a un ridotto rischio di tumore del colon-retto», concludono i ricercatori, ricordando che tuttavia sono ancora necessarie ricerche «per chiarire i risultati per i diversi tipi di fibra e siti secondari all’interno del colon-retto, e nelle popolazioni con differenti stili di vita e caratteristiche alimentari».
Promuoviamo dunque una maggiore assunzione di fibre nella nostra dieta, ricordandocelo la prossima volta che andiamo a fare spesa: l’intestino ci ringrazierà – ma non solo.
[lm&sdp]
Fonte: http://www.lastampa.it/2011/11/17/scienza/benessere/alimentazione/i-cereali-integrali-fanno-bene-e-l-intestino-si-protegge-dal-cancro-nncN07KJpoBfgHQBfm7p1H/pagina.html
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