mercoledì 6 marzo 2013

LA CARNE POTREBBE CREARE DIPENDENZA.




Fin dall'antichità è noto che le persone abituate a mangiare carne, quando non possono consumarla per qualche tempo, accusano una sensazione di debolezza.
Questa sensazione si manifesta nelle persone che devono eliminare bruscamente la carne dalla propria dieta, anche quando la si sostituisce con un'alimentazione a base di verdure, capace di apportare altrettanta o maggiore quantità di proteine e di sostanze nutritive che non la carne.
La debolezza, che alcuni accusano quando smettono di consumare prodotti a base di carne, non è dovuta alla mancanza di proteine o di altre sostanze nutritive, ma a quella di un'altra sostanza stimolante presente nella carne.
Oggi sappiamo che nelle cellule muscolari della carne è presente una sostanza chiamata ipoxantina, la cui concentrazione aumenta quanto più la carne è frollata. L'ipoxantina si forma da:

- la degradazione dell'ATP (adenosin-trifosfato);
- la decomposizione dei nucleotidi che formano il DNA e l'RNA nel nucleo delle cellule.

L'ipoxantina e altre sostanze simili presenti nella carne, come gli acidi inosinico e guanilico, hanno una struttura chimica simile a quella della caffeina del caffè e a quella della teobromina del cacao, con cui hanno in comune molti effetti tra i quali:

- Stimolano il sistema nervoso centrale e producono una sensazione di vitalità e di energia che in molti casi è solo apparente.
- Provocano dipendenza, cioè necessità di continuare a consumare il prodotto per non soffrire di astinenza.

L'ipoxantina dunque spiega l'effetto stimolante della carne e la sua capacità di creare dipendenza, ben visibile quando si smette improvvisamente di consumarla.


fonte: http://www.facebook.com/naturopataangeloortisi.ortisi

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